Io spesso penso: sono solo usciti
“Io spesso penso: sono solo usciti,
presto saranno di ritorno a casa!
Il giorno è bello. No, non angosciarti,
fanno solamente una lunga passeggiata.
Ma sì: sono semplicemente usciti,
ora, vedrai, ritorneranno a casa.
Non angosciarti, la giornata è bella!
fanno due passi, là, su quelle alture!
Sì, sono usciti un po’ prima di noi,
e non faranno più ritorno a casa!
Su quelle alture li raggiungeremo,
in pieno sole!
La giornata è bella su quelle alture.”
G. Mahler KINDERTOTENLIEDER
Stelle lontane
Il tramonto si spegne. Il silenzio raccoglie
parole non dette e d’inutile attesa.
Si piegano, stanche, sui rami le foglie,
nel pallido azzurro d’un’aria indifesa:
Non è in nostro potere capire una fine
che chiude la vita in un pugno di vento.
Se il nostro è un destino che sa d’infinito
non c’è la risposta al perché d’un momento:
Il vento, passando, ha raccolto un pensiero,
un sogno e un inutile grido ed un pianto,
li ha persi nel cielo che già si fa nero
con una speranza perduta e un rimpianto.
I sogni del mondo non sono bastati.
C’è freddo nell’aria vibrante e leggera.
Tante stelle lontane… E gli steli bagnati.
Resta con noi perché si fa sera.
Un urlo soffocato
di Fabiola Buonaiuto
E adesso, cosa rimane
sotto quelle macerie?
Un urlo soffocato,
una lacrima,
il buio.
Pochi attimi che
segnano una vita.
L’orologio ha smesso di battere
e non ci restano che
mura crollate.
Il terrore resta lì,
negli occhi umidi dei bambini
che chiedono aiuto
e lascerà nei loro cuori
una traccia indelebile.
Una scossa assassina
di Jessica Flavia Milone
Ve ne siete andati via così in fretta
senza darci il tempo di parlarvi
o almeno di darvi l’ultimo saluto.
Siete saliti in cielo
avvolti in una nuvola di polvere
e della vostra scuola
non resta più niente.
Ci avete lasciati qui
a guardare ciò che resta di voi:
ricordi belli e brutti
momenti dolci e tristi.
Di ciò che era la vostra scuola
ora non resta che un mucchio
di macerie, pianto e dolore.
Una scossa assassina vi ha travolti
e vi ha strappati a noi
e ai vostri genitori.
Ai bambini caduti nel terremoto
Caro compagno, sono sicura che il tuo banco ora si trova in cielo, in quell’aula speciale che è il Paradiso. Da lì sicuramente potrai vedere il tuo papà e la tua mamma, essi non ti scorderanno mai, hai un posto privilegiato nel loro cuore. Ora tocca a te consolarli e rassicurarli, il tuo ricordo li aiuterà a vivere.
Zaira
Davide IIIA
Cari bambini
se io avessi un aeroplano
volerei a San Giuliano
con il mio cuore stretto in mano
per portarvi un grande amore
e cacciare questo gran dolore
care mamme e cari papà
che seduti sul sofà
eravate tempo fa
tutti allegri e sorridenti
ora siete senza niente
ma Gesù vi aiuterà
e la gioia e l’allegria
ritornerà
tra le mamme ed i papà
Riflessione di Rosa
Proprio oggi facevo la stessa riflessione, parlando con mia figlia: di un fatto così drammatico, come quello del 31 ottobre, si comincia a parlare sempre meno in TV e sui giornali. Qualche notizia buttata qua e là e poi più niente.
Trovo molto bella l’idea del libro, come ho trovato geniale quella del sito. Un grazie a tutto lo staff della Garamond per quanto ha fatto in questi giorni per tenerci vicini e uniti a coloro che hanno perso gli affetti più cari: i propri figli, la casa, la scuola.
Rosa
Riflessione di Agostino
Carissimi, dopo il primo momento di emozione e partecipazione collettiva, i riflettori del mass media si stanno spegnendo sui paesi e sulla gente del Molise colpita dal terremoto per trasferirsi sulla prossima sciagura o sul prossimo delitto da trasformare in propulsore di audience. Noi non siamo un mezzo di comunicazione di massa: siamo una comunità in cui contano le persone, le loro intelligenze e i loro valori più che i loro numeri.
Per questo, pur aggiornando la nostra Home Page, non voltiamo pagina dimenticando chi ora si trova nel momento più difficile, senza più casa, senza scuola e senza l’abbaglio dei riflettori addosso. Ora, finita l’onda emotiva, quando i nostri amici molisani potrebbero cominciare davvero a sentirsi soli, noi vogliamo dire loro che ci siamo e vogliamo restare con loro. Lo vogliamo fare in due modi, che sono quelli più congeniali alla nostra sensibilità e a quello che sappiamo fare: la costruzione di un sito web e la pubblicazione di un libro.
Il sito è già in costruzione: e’ un lavoro collaborativo iniziato subito dopo il terremoto grazie all’iniziativa di molti insegnanti iscritti ad Atlante che, anche con le loro classi, hanno voluto testimoniare la loro solidarietà ai bambini e alle insegnanti rimaste vittime più della incuria dei responsabili della sicurezza nelle scuole che della fatalità o della violenza della natura.
Il libro e’ la raccolta di tutti gli interventi di solidarietà e di riflessione che sono accumulati in questi giorni nei forum di Atlante. Garamond ha deciso di pubblicare in un volume a stampa queste vive testimonianze per farne omaggio a tutte le famiglie e a tutti i colleghi dei comuni colpiti dal terremoto, anche a chi non ha mezzi o pratica di tecnologia. Sappiamo che e’ una piccola cosa in confronto a quello che c’e’ da fare di concreto, ma forse anche questo segno può essere utile a ridare morale a chi e’ stato messo a dura prova e a farlo sentire meno solo.
Garamond pubblicherà il libro a sue spese e non lo metterà in commercio: i contributi materiali possono essere fatti pervenire in tanti modi mediante canali diversi, e non vorremmo sovrapporci a quanti già hanno attivato iniziative di raccolta fondi. Per questo abbiamo deciso di non raccogliere denaro per finanziare la pubblicazione, pur se molti si sono detti disposti a contribuire, ad evitare che la pura contabilità prevalga sulla spontaneità del gesto e che qualcuno possa sospettare della natura della nostra iniziativa.
Del resto, mi preme dirlo, come Garamond possiamo certamente dire che in circostanze come queste siamo fieri di avere dato vita ad un servizio di rete senza nemmeno l’ombra della pubblicità: diversamente, ogni nostra iniziativa di solidarietà sarebbe fatalmente andata a coincidere con un interesse ad acquisire traffico e visibilità, che invece nel nostro modello non c’e’. Di questo siamo molto grati a tutti coloro che hanno condiviso la nostra scelta di affiancare servizi in abbonamento a quelli gratuiti e ci hanno sostenuto con la loro adesione.
E’ una garanzia di libertà che rappresenta la nostra maggiore ricchezza.
Un caro saluto.
Agostino Quadrino
Riflessioni di Angela
“…potevano essere i miei alunni!!!!”- Quanti di noi insegnanti hanno ripetuto, sgomenti, questa frase davanti alle scene terribili del telegiornale? Molti, sicuramente molti!!!
Tra questi anch’io.
Proprio quindici giorni fa, l’insegnante adetto alla sicurezza della mia scuola, aveva scritto alla Dirigente segnalando l’apertura di una crepa nella nostra scuola, la Dirigente dopo diversi giorni ha segnalato la cosa al comune e solo dopo il triste evento, avvenuto a S. Giuliano, sono venuti i pompieri e la scuola é stata chiusa.
Fortuna la nostra?
Non so!
Certo che molte volte noi della scuola pensiamo che basti “scrivere una lettera a chi di dovere” e le coscienze stanno a posto…purtroppo non è così!
Sento forte il peso della disgrazia avvenuta in Molise, anche sulla mia coscienza, e non posso far altro che unirmi all’abbraccio di tutti noi per quelle povere famiglie colpite.
Angela Attanasio